giovedì 20 ottobre 2011

Gianni Rodari "Il libro degli errori"

"Per colpa di un accento / un tale di Santhià / credeva di essere alla meta / ed era appena alla metà.."
Accenti, verbi ausiliari sbagliati, lettere doppie, coniugazioni irregolari, etc... Nel libro di Rodari troverete piccoli racconti divertenti che parlano di diversi, ma molto comuni, errori grammaticali.
Le storie sono brevi e di varia difficoltà e potrete utilizzarlo con classi di diversi livelli.
Io solitamente uso "Il triste Enrico": un bambino un po' sfortunato che non va molto d'accordo con la grammatica.
Interessante anche il brano "Le teste scambiate" dove si parla delle voci onomatopeiche italiane; è molto divertente soprattutto se utilizzato in una classe con alunni provenienti da diversi paesi. Lo sapevate che mentre il gallo italiano fa chicchirichì quello giapponese fa kokekokkò? 

domenica 16 ottobre 2011

Film & letteratura, una lezione "diversa" con il romanzo "Io non ho paura"

Tra le lezioni che i miei studenti mostrano di apprezzare di più, ci sono quelle dedicate alla scoperta degli scrittori italiani attraverso film tratti dai loro libri.
Un romanzo che propongo spesso, e su cui ho sempre riscontri positivi, è quello di Niccolò Ammaniti "Io non ho paura" che è diventato un classico cinematografico grazie a Gabriele Salvatores.
La prima volta che vidi il film ero in Spagna e mi piacque molto. Il libro a cui è ispirato è facile da leggere, con un lessico non troppo difficile e ricco; da allora l'ho inserito nelle cose "da fare" in un corso di lingua intermedio.
Inizio a mostrare agli studenti il trailer senza anticipare nulla sulla trama. La versione italiana è perfetta perché non  svela il tema centrale del film, ma fa comunque intuire che è successo qualcosa di negativo.

Faccio vedere un altro breve video con i bambini protagonisti che giocano. Iniziamo a conoscere l'ambiente in cui si svolgerà la storia, grazie ad una fotografia che è spettacolare, e che rende perfettamente l'idea delle calde estati del sud Italia.
In seguito faccio leggere un brano del libro, poi torno al video e a un altro brano e così via, alternandoli fino alla conclusione della storia (preferisco sempre terminare con la visione del film).
I brani scelti  non devono essere lunghi e sono un ottimo esercizio per la lettura in classe e se gli spezzoni scelti, di 7 minuti circa, ci sembrano troppo difficili possiamo sottotitolarli in italiano.
Inutile dire che sia dal film che dal libro si possono prendere spunti per riflessioni grammaticali, lessicali e culturali.
L'utilizzo di un video abbinato alla lettura può essere uno strumento utile per rendere una lezione più coinvolgente e "diversa",  ma ricordiamoci che prima di tutto siamo noi ad interagire con i nostri studenti... quindi "play" sul telecomando ma poi non seduti come al cinema!!!!